Il buddhismo e l’aifón 5

ottobre 4, 2012 § 4 commenti

Non so se si era capito, ma questo 2012 è (quasi esclusivamente mio malgrado) un periodo di grandi cambiamenti.
Adesso non è che voglio fare il saputello, l’esaltato o comunque il noioso, ma l’impermanenza, caposaldo della dottrina buddhista che è da un po’ l’oggetto delle mie letture notturne, ha cominciato a manifestarsi in (quasi) ogni aspetto della mia vita e ne ha fatto le spese, per non fare che un esempio futile, anche il mio account su tuitter, ripristinato per ora solo per evitare che qualcuno decida di prendersi un nick a cui sono legato letteralmente da decenni.

Ma tutto cambia, tutto passa, anche e soprattutto le cose cui crediamo di tenere di più.
E così ho tradito.
Brutto vero? Ma è la verità.
Beninteso, ho tradito solo perché io per primo sono stato stato tradito; e lo so che è quello che dicono tutti, ma nel mio caso è vero (e pazienza se anche questo lo dicono tutti).
Dopo anni di felicità e di passione razionale e non (conoscete una ricetta migliore per l’Amore?), proprio quando lei stava attraversando un momento difficile io le ho voltato le spalle.
A lei, alla Apple.

Insomma, iOS 6 non mi ha convinto e l’aifón 5 mi convince ancora meno. Per questo mi sono appena comprato un Samsung Galaxy Note II N7100.
(che il display da 5,5 pollici serve solo per farci stare il nome)

[a scanso di equivoci, a casa tutti bene… per ora]

Il diavolo si vede dai particolari

settembre 30, 2012 § 1 Commento

Poniamo che hai appena deciso di sbattere nel cesso 900 (novecento!) euro per comprare l’ultimo grido in fatto di smartphone; poniamo che sei stato fortunato ed il tuo aggeggio non è tra quel 20% (ventipercento!) che esce già graffiato dalla scatola; poniamo che sei pronto a fare la tua prima telefonata (o a postare il tuo primo tuitt)… e invece no. Devi cambiare la SIM.

Questa è la cosa che più di tutte mi manda ai matti: dover tirare fuori altri 5 euro per sostituire una SIM che ho sostituito due anni fa sempre per lo stesso motivo, sempre sborsando 5 euro. Ok lo so, sono 5 euro quando ne ho appena spesi 900; ma si tratta di un pezzettino di plastica con qualche pezzettino di metallo e una briciola di silicio; varrà a dire tanto 20 centesimi!
E poi quante SIM ci saranno in Italia? Moltiplicate il tutto per 5 euro e vedrete che coi soldi che si ottengono ci salta fuori un bel ponte sullo stretto di Messina (per dire la prima cagata che mi viene in mente).

Basta, ho deciso: mollo la Wind e vado con un altro operatore!
Oh, capperi! Hanno tutti lo stesso prezzo.
Fortuna che abbiamo una Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(cui ho appena inviato una segnalazione, ça va sans dire).

[foto]

Mappe Mappe

settembre 20, 2012 § Lascia un commento

mappe un cazzo!

La nuova app mappe di iOS6 mi informa (bontà sua!) che per festeggiare l’arrivo del nuovo sistema operativo di iPhone ed iPad, durante la scorsa notte un paio di alberghi, una pizzeria ed un calzifico si sono trasferiti nel mio condominio.

(però bisogna dire che loro ci avevano avvisato: le indicazioni potrebbero […] essere inesatte…)

Basta con la favola dei Mac immuni ai malware!

Maggio 18, 2011 § 1 Commento

Per anni abbiamo sentito la favola che i nostri Mac erano immuni ai malware e per anni abbiamo letto le previsioni di chi ci diceva che prima o poi sarebbero arrivati i problemi; i problemi non sono ancora arrivati, ma se una volta tanto noi ci si muovesse prima?

A me piace pensare che a credere nella favola non siano i Mac Users; noi dovremmo sapere che le minacce informatiche per Mac OS esistono; piuttosto questa immunità è uno di quei miti sui Mac che si tramandano da anni, quelle cose tipo che non esistono virus, che mancano un sacco di programmi utilissimi, che è difficile imparare, che non esiste il tasto destro del mouse, che un Mac costa un sacco di soldi…

Ma oggi ci troviamo di fronte ad una situazione inedita: Apple ora vende un sacco, e attira l’attenzione di hacker e buontemponi i quali, non avendo di meglio da fare, si son finalmente messi a scrivere malware anche per noi.

Dirò di più: nel 2008 Adam O’Donnell, novello Nostradamus, predisse che i malware per Mac OS sarebbero letteralmente esplosi quando il sistema operativo avesse raggiunto il 16% di quota di mercato;
lo fece qui, ma il paper originale -che non è quello dell’immagine- è disponibile solo a pagamento.
Oggi siamo al 15%.

Per dirla con Michael Sutton di Zscaler, “Stiamo assistendo alla comparsa di malware specifici per Mac che non avevamo mai visto prima“.

Prima MacDefender  e ora la segnalazione di una sorta di Kit per il fai-da-te del piccolo criminale (roba da web profondo, non lo troverete su Google). Questo simpatico kit, il Weyland-Yutani BOT, produce in pochi secondi dei Trojans con i quali creare un esercito di computer zombi dormienti sarà una passeggiata
(se siete interessati a tutti i noiosissimi particolari tecnici leggete questo post).

La verità è che è arrivato il business. Il problema è che da un lato i Mac che hanno un sistema anti-malware sono ancora una minima parte  e dall’altro Mac OS è diventato un terreno di conquista appetibile. Leggi: pericolo (Certo, vien da chiedersi se la tanto vantata sicurezza dei Mac non fosse dovuta solamente al fatto che il settore non era economicamente attraente).

Dunque coraggio: sfatiamo tutte le favolette che ci riguardano:
Il tasto destro del mouse c’è; i Mac sono facili da usare ; sul Mac girano tutti i software, anche quelli pensati per altri OS; i Mac non costano un sacco di …
(‘nzomma, questa magari proprio una favola non è…)

Ma soprattutto: anche sul Mac bisogna avere un antivirus!

Apple batte Microsoft! Sì, ma anche no.

Maggio 1, 2011 § 2 commenti

Se siete soliti cercare nella rete notizie riguardanti il mondo Apple, di questi tempi vi sarà capitato di incappare in siti che celebravano la vittoria definitiva della Mela sul rivale di sempre, Microsoft.
Ma le cose non stanno esattamente così.

L’errore ha portato in taluni casi a commenti anche piuttosto comici dei quali non posso mettere i link, ma che non vi sarà difficile trovare, sia su siti italiani che esteri.
Tutto nasce da un report di Gartner sul mercato dei sistemi operativi.

Da dove vengono i toni entusiastici?
Dal confronto tra Microsoft ed Apple nella colonna di destra.
Apple 15,8% – Microsoft 8,8%.
Microsoft stracciata. Apple trionfante. Canti di gioia, bottiglie di spumante e tutti a casa!

Ma dai, guardiamo anche le colonne più a sinistra.
Valutando le entrate generate dai diversi sistemi operativi per il 2009 e il 2010, Apple è passata da un fatturato totale di 449 milioni di dollari a 520 milioni; Microsoft invece da 21,9 miliardi di dollari a 23,8 miliardi.
In effetti le cose adesso sembrano un po’ diverse; quel misero 8,8% di Microsoft corrisponde ad un aumento della quota di mercato che, dal 77,9% del 2009, è passata al 78,6% del 2010 (+0,7%), mentre l’entusiasmante 15,8% di Apple è frutto di una crescita della quota di mercato che è passata da 1,6 a 1,7% (+0,1%).
Dunque siamo ancora ben lontani dal superare il colosso di Redmon; e se da un lato è innegabile che l’influenza di Steve Jobs e delle sue creature sia molto più ampia di quanto possano mostrare le percentuali di mercato, dall’altro resta il fatto che i numeri sono numeri e come tali vanno letti.
Sorprende che, con questi numeri, il Mac è e rimane un prodotto di nicchia.

[Trovate qui il report completo di Gartner]

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